My (no more) special place

L’invisibile ragno della malinconia stende sempre la sua ragnatela grigia sui luoghi dove fummo felici e da dov’è fuggita la felicità.

Boleslaw Prus

 

Non ho mai avuto l'intenzione di creare un qualcosa di bello esteticamente, una cosa che stupisse subito l'occhio dello spettatore: volevo creare qualcosa che significasse molto per me.

Questa è la mia sfera: rozza, disordinata, in qualche modo "bruttina"; ma personalmente il solo guardarla mi rende felice.

Questa sfera rappresenta il mio piccolo mondo dell'infanzia, un mondo che ritrovo esclusivamente in questo luogo che fu speciale per me: una piccola baita in montagna (come si può vedere dalla costruzione sulla sfera) abitata da una delle persone che ha influenzato di più la mia crescita.

Non era il luogo in sé speciale, era quella persona a renderlo tale.

Le piume di pavone, l'elemento che attribuisco a lei per svariati ricordi, ricoprono tutta la sfera in modo casuale, disordinato, e sembrano dover cadere da un momento all'altro.

Sembrano cadere come nel momento in cui tutto è crollato con la sua scomparsa.

Quel luogo, per quanto bello possa essere, vive solo all'interno dei miei ricordi, come se tutta la sua magia fosse svanita con quella persona a me tanto cara.

Nel corso degli anni questo luogo si è modificato significativamente e non mi appartiene più, la costruzione di nuovi edifici e la presenza di altre persone mi ha portato ad allontanarmi da esso.

La mia sfera non è “stabile” come non è stabile il mio rapporto con questo luogo: la stessa sfera è nata per essere piano piano frantumata dalle persone che la toccano. Le piume, incollate in modo precario, rappresentano la morte di questa persona e con lei quella del mio posto speciale; e cadranno come è caduto il mio amore per questo luogo.