Invisibile

INVISIBILE

Cosa è per noi invisibile? Qualcosa che non si vede, che non si può toccare. Qualcosa di irraggiungibile per molti, ma che in fondo, per la natura è la normalità.
Una sfera divisa in 3 sezioni: l'abbandono, l'aria e la vita; tre metafore della natura, selvaggia e complessa e al contempo semplice e perfetta.

L'ABBANDONO
La sommità della sfera è grigia, spenta, con pochi sprazzi di colore acceso e natura viva: quando qualcosa diventa inutile, fallisce, lo abbandoniamo e lo lasciamo incolto; si spegne, perde di vitalità e cresce in modo selvaggio e rude. Rovi e piante secche infestano questi luoghi che dopo poco diventano inospitali.

L'ARIA
La seconda sezione è trasparente. Una sorta di limbo fra le varie parti della sfera, dove è permessa solo la contemplazione delle sezioni. Prevalgono il silenzio e l'ammirazione per la natura spietata, ma risanatrice. Un area di stacco, di aria che separa due mondi cosi distanti fra loro, ma al tempo stesso vicini, complice solo una dimenticanza o un'accortezza di poco tempo che trasforma l'abbandono in nuova vita e viceversa.

LA VITA
L'ultima sezione è dedicata alla vita intesa come rinascita dalle ceneri. Una rinascita paziente e lunga, coltivata dall'uomo che si prodiga a recuperare terre che non hanno perso il loro valore, terre che possiedono ancora la luce della vita, che il sole illumina quando colpisce il terreno con i suoi caldi raggi del sole.
Tutto può rinascere. Come scritto ne "Il Piccolo Principe" di Antoine de Saint-Exupéty: "L'essenziale è invisibile agli occhi"; ed è aspettando con pazienza i cicli della natura e addomesticandola o meglio, creando un legame con essa (come il Piccolo Principe fece con la Volpe, diventando essenziali l'uno per l'altro) che avviene la rinascita.